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Crociere estive: Golfo dei Poeti

L'impressionante distesa di barche alla fonda tra aprile e ottobre, di ogni tipologia e dimensione, spiega meglio di mille parole l'appeal del Golfo dei Poeti tra i navigatori nel versante tirrenico della penisola. La grande insenatura che va da Lerici a Portovenere, con al centro La Spezia, è una delle mete obbligate per quanti transitano dal Mediterraneo nelle crociere estive (comprese le grandi navi) ed è anche una tappa fissa per velisti e non che vogliono trascorrere qualche giorno in uno degli scenari più belli d'Italia.

In particolare, l'intera zona attorno a Portovenere rappresenta un anfiteatro naturale di rara suggestione, inserito dalla fine degli Anni Novanta nei patrimoni dell'umanità Unesco assieme alle vicine Cinque Terre. A far balzare questa località in cima alle preferenze per una crociera o un weekend nell'alto Tirreno c'è la vasta scelta di ridossi che permettono di trascorrere tranquille notti in rada grazie al riparo offerto dalle isolette adiacenti Portovenere, ossia Palmaria, Tino, Tinetto, che rendono la zona una delle più sicure anche per i suoi fondali spesso fangosi e di ottima tenuta. Per chi arriva da Nord, l'ingresso privilegiato per la baia di Portovenere con il suo straordinario borgo a picco sul mare è uno stretto canale dove è necessario prestare massima attenzione a profondità e scogli affioranti. Ma la vista dello scenario ripagherà il navigatore di ogni sforzo.

Una volta completato l'ingresso si può trovare sulla sinistra il piccolo porticciolo a ridosso del borgo, altrimenti proseguendo la navigazione si aprono innumerevoli approdi privati che proseguono nelle località Fezzano, Le Grazie, La Spezia e così via. Ma è vivamente consigliabile, se si dispone di una linea di ancoraggio sicura per trascorrere la notte, mettersi alla fonda tra l'isola di Palmaria (l'unica tra le isolette della zona a essere parzialmente abitata) e Portovenere o, in alternativa, a Le Grazie. Bisogna soltanto prestare molta attenzione al traffico marittimo, sia sotto forma di giganteschi yacht sia sotto forma degli innumerevoli barconi che trasportano le migliaia di turisti quotidianamente a fare i giri delle isole e delle Cinque Terre. In alta stagione il traffico è pressoché continuo ed è necessario evitare nel modo più assoluto di ancorare nei canali di passaggio o, peggio e piuttosto frequente, di scambiare una delle boe dei barconi per un ormeggio libero: rischiate di farvi svegliare di soprassalto da una sirena a distanza ravvicinata o una multa della guardia costiera. Le alternative non vi mancano, se volete dormire tranquilli cercate quindi un ridosso che sia sufficientemente lontano dal traffico turistico e commerciale, ponendo sempre attenzione alle carte nautiche sia per le diverse zone interdette in quanto aree militari sia per evitare spiacevoli problemi di bassi fondali.

La distanza estremamente ravvicinata tra le isolette e la costa vi permetterà, anche con un piccolo tender, di scorazzare ovunque sia per un bagno rigenerante lontano dalla folla, sia per semplici acquisti in paese. Insomma, è uno dei luoghi migliori in assoluto per trascorrere qualche giorno in barca, vela o motore non importa. L'area regala autentiche perle naturali e architettoniche, dalla falesia che rientra nel parco naturale regionale di Portovenere e che si affaccia su una delle insenature più suggestive del Mediterraneo (dove c'è la grotta di Byron dedicata al poeta inglese che qui trascorreva lunghi soggiorni) alla spettacolare chiesa di San Pietro arroccata sul celebre promontorio. A rendere tutto ancora più unico, c'è la sequela di case tradizionali coloratissime e illuminate nelle ore serali da migliaia di luci.